martedì 27 aprile 2010

MSP SERIE B - PLAYOFF ANDATA: MZTEAM - BLACKMAMBA

Convocati: Zoppi Massimo, Breschi Luca, Zanola Riccardo, Cavorso Alessandro, Toracca Andrea, Ungaro Marcello, Vergoni Marco

Dirigenti: Coppini Andrea, Capecchi Leonardo, Baccolini Raffaele (ne ho scritti 3 a caso ma dobbiamo esserci tutti...)

Data: LUNEDI' 3 Maggio ore 22.30 LegnoRosso
Ritrovo: ore 21.45 LegnoRosso
Muta: Muta BLU
Quota: 5€

!!! Controllare le convocazioni qui sotto !!!

ENDAS SERIE A 22^ GIORNATA: BLACKMAMBA - AC PRECARI

Convocati: Pocci David, Quattrocchi Giacomo, Zanola Riccardo, Coppini Andrea, Lopez Alessio, Baccolini Raffaele, Vergoni Marco

Dirigenti: Breschi Luca, Ungaro Marcello

Data: VENERDI' 30 Aprile ore 20.30 Mythos
Ritrovo: ore 20.00 Mythos
Muta: Muta ROSSA
Quota: 8€

sabato 24 aprile 2010

AC SPRINGFIELD 3 - 3 BLACKMAMBA

Giocare contro degli idioti non è mai piacevole, già prima che inizi la partita. Se poi durante la gara l'idiozia diventa veramente esagerata ed insopportabile allora si supera ogni limite. La squadra "più forte della Nazziòne" che è solita rappresentarci in tornei internazionali come il Torneo della Pentolaccia di Sasso Marconi, il Memorial "Neurone Fai da Te" di Canicattì ed il Torneo delle Caserme di Pizzo Calabro oggi è incredibilmente stata bloccata dal misero, mediocre, inciamposo e troppo ggiovane BlackMamba. E pensare che i verdi del Ponte Macallè si erano presentati con tutto il Battaglione del Nord: La Mura (di Varese), Scarpato (di Conegliano Veneto) e Principe (di Piemonte...) facendo sentire a disagio il povero portiere Cecchini, nativo di Ferruzzano Calabro. Pesanti le assenze di Macioce (Aosta), Pizza (Marinara) e Cafasso (Trieste). I verdi esportatori del nostro calcio all'estero, subìto il gol dello svantaggio, hanno iniziato la loro commedia napoletana fatta di strafalcioni ed offese gratuite agli avversari. Senza considerare l'enorme quantità di calcioni rifilati soprattutto a bomber Vergoni. Anche nel post-partita continua il teatrino dei poliziotti, infervorati da un Breschi alcolico (e forse anche alcolizzato...) e da uno Zanola strafottente al punto giusto che con parole come "strategici", "fiato" e "enormemente" mette in difficoltà le materie grige dello Springfield che, in confusione generale, se ne vanno sotto la doccia a suon di "Ahè, Iamm, Lavurà nun se ne parla, u Pocho ce l'avimm solo noi e tu si' alt' comme nu metro e 'na cocacola (inevitabilmente riferito a Breschi...)".
Fatto sta che i Campioni sono ancora sotto e molto probabilmente ci resteranno per molto tempo. La domanda che le persone civili presenti alla partita si fanno è: "Ma questi, in Questura, da che parte stanno rispetto alle sbarre?!?!?". Ai posteri la risposta. (La Mura: Posteri a chi?!?)


Black Mamba

Bruni Alessandro
Becciolini Lorenzo
Breschi Luca
Zanola Riccardo
Toracca Andrea
Vergoni Marco

Reti: Toracca (2), Vergoni

Bruni Alessandro
:
voto 6+. Ottime le parate che compie anche se impegnato meno del solito. Sempre pronto e concentrato. Non si fa prendere dalla foga e dalla rabbia durante i minuti più caldi del match. Mezzo voto in meno per il terzo gol: non abbiamo ancora capito se ha fatto un gran gol Scarpato o se la barriera era messa male.
Becciolini Lorenzo
: voto 7-. Davvero bravo! Chiamato anche oggi a poche ore dal match non si tira certo indietro e decide di darci una mano (rivelatasi fondamentale a causa dell'infortunio di Zanola). Quando gioca e "la mano" diventa veramente un braccio siamo ancora più contenti: ottimo in fase difensiva, cerca anche la proposizione verso la porta avversaria. Qualche sbavatura nei posizionamenti ma ci può stare.
Breschi Luca
: voto 6,5. Preciso e tagliente al punto giusto in attacco, concentrato ma con qualche imprecisione in difesa. Lo Spallino Nazionale se la cava bene sulla sua fascia e serve un pallone d'oro per il vantaggio dei giallo-rossi. Peccato che (seppur giustamente e senza esagerare nè nei toni nè nei modi) si alteri per il comportamento avversario. I compagni, ottimi, gli danno una mano a tranquillizzarsi. Ferito nell'orgoglio.
Zanola Riccardo: voto 6,5. Il voto perde a causa della condizione fisica che ancora è incerta: anche stasera un piccolo guaio muscolare lo blocca dopo 10 minuti del secondo tempo. Fatto questo appunto c'è solo da applaudire il nostro centrale veterano perchè, malgrado l'avversario non sia un fulmine, riesce a bloccarlo con precisione e correttezza. Un segnale positivo in vista di questo finale di stagione incandescente.
Toracca Andrea
: voto 7. Dal mio punto di vista ha fatto una partita molto buona, segnando 2 reti e spaziando molto sul fronte d'attacco. Forse meno presente di altre volte in difesa. Secondo lui non ha fatto niente di che...e quindi siamo ancora più contenti perchè quando giocherà al top veramente farà le buche per terra. Avversari avvertiti...
Vergoni Marco
: voto 7-. Quante botte al povero Buso! E quanto è impreparato Madeo...a fischiargliele meno della metà. Nel post partita i segni sulle gambe del pivot giallo-rosso si vedono ma sul taccuino arbitrale i segni scarseggiano e come!! In gara, come sempre, attivo e concentrato: difende palla e la smista, si gira e tira. Indispensabile. Il "meno" per il calcio di rigore fallito nella ripresa.

martedì 20 aprile 2010

ENDAS SERIE A 21^ GIORNATA : A.C. SPRINGFIELD - BLACKMAMBA

Convocati: Bruni Alessandro, Zanola Riccardo, Vergoni Marco, Breschi Luca, Toracca Andrea, Lopez Alessio

Dirigenti: -

Data: VENERDI' 23 Aprile ore 21.30 Mythos
Ritrovo: ore 21.00 Mythos
Muta: MUTA BIANCA
Quota: 8,50€

lunedì 19 aprile 2010

LA VERA STORIA DEL CAMPIONATO

Tutto quello che gli occhi hanno visto ma che il cervello non ha capito...

EPISODIO V
La selezione e la scelta

Ecco i candidati che erano giunti alla riunione finale, quella decisiva per la scelta e per la buona riuscita di un’intera stagione:

Buso portò Brusco Nunocchio, portiere della squadra di calcetto della Conad. La sua vita inizia in un quartiere abusivo di Siracusa da una famiglia di emigrati clandestini ghanesi. Nel 1993 un uomo dotato di buon senso lo affida a un gruppo di campagnoli residenti a Piazza. Nel febbraio 1992 la cittadina di Piazza indice un assemblea straordinaria per decidere se uccidere il piccolo Brusco oppure venderlo al supermercato. L'assemblea opta per la pena più grande: fu venduto alla Conad il quale lo allenò per giocare come portiere della sua squadra di calcetto, attività principe degli impiegati Conad visto che di lavora’ non se ne parla. E fu così che cominciò la vita del piccolo Nunocchio: condannato all'esilio da Piazza e venduto al mercato per giocare a calcetto la sera e vendere il pesce dopo gli allenamenti.

Marce portò Saccò Tino, portiere vinto su Bet365: giocando al poker on-line contro il povero Tino Marcello fa un All-in. Saccò è convinto che il suo full di tre donne e 2 regi sia imbattibile e, avendo solo 20 centesimi, punta se stesso. Fu la svolta della sua vita: da quel momento si ritrovo schiavo di Marce. Un full con tre assi e 2 regi che permise al futuro architetto di avere al suo servizio totale il misero fornaio napoletano. Iniziò facendosi tagliare…coi denti, le unghie…dei piedi. Poi la masturbazione mattutina, la pulizia delle narici e la depilazione inguinale. Fino al giorno in cui al mancino del BlackMamba non venne la bellissima idea: un portiere sempre pronto (con porta annessa) per gl’istinti realizzativi del bomber. Ecco che Tino doveva piazzare la porta e parare ogni qual volta Marce diceva “Stop del Campione…”, pronto a parare qualsiasi cosa il malefico padrone avesse voluto calciare. Finchè nei paraggi c’era un pallone poco male. Ma dovette parare anche lattine, zoccoli, sassi, gatti, plastici in legno, boccette di shampoo rinforzante vuote, ghiaccioli, cingomme, cicche di sigaretta….e tanto altro.

Ricca portò Pierce Brosnan. Non chiedetemi perché lo fece…è solo che l’ha scritto sul blog ed io non posso che costatare il fatto. Si presenta con l’attore di 007 e lo descrive come un eroe. Fin da piccolo, Pierce diede prova di essere un abilissimo agente segreto con le palle quadrate, difatti, alla tenera età di 4 anni, riuscì a incastrare il cane "Birillo" facendo credere a sua madre che fosse stato il povero dobermann a fare la pipì sul divano. La soddisfazione fu enorme. Raggiunti i sei anni poi, si iscrisse autonomamente (cioè truccando i documenti) alla scuola per ninja, assassini e agenti segreti dove crebbe insieme ai suoi compagni di classe tra i quali possiamo ricordare McGyver che gli insegnò come costruire un elicottero da un chewing-gum e un bastoncino del gelato. Giunto poi alla soglia dei 18 anni, Pierce venne immediatamente convocato per esigenze lavorative dai servizi segreti americani e dalla sua vecchia vicina la quale aveva un gattino che si era arrampicato su un albero. Capì che la sua vita non era fatta per stare in segreto, lui voleva la popolarità! Si iscrisse dunque a giocare a calcetto nella squadra che prendeva il nome della sua città: l’Ac LionsionfricklustingostringullitRO, squadra in provincia di Ferrara militante in Serie WY. Dopo anni nella sua città aveva bisogno di nuovi stimoli…ed eccolo qua…

Spallino portò Alessandro Bruni, conosciuto qualche anno prima al Legno Rosso, nelle file del Capostrada. Il ragazzo era sempre silenzioso e retto. Forse a causa dei suoi trascorsi nel convento di Giaccherino dove era solito svegliarsi all’alba, vestirsi da gallo per svegliare i monaci, preparare la misera colazione dei monaci (tavolo di 3 metri apparecchiato a buffet), passare la mattina coltivando strane piante con la foglia a stella, cucinare per i monaci, passare il pomeriggio a scrivere in bella copia gli scarabocchi dei Monaci sul Grande Libro Santo, preparare la cena per i monaci, pulire il convento per l’arrivo dei bambini. La sera andava all’allenamento perché lui non era abbastanza religioso per stare con i bambini. Lui era portiere. Si allenava tanto perché un giorno voleva arrivare in alto, nel Candeglia. E c’era quasi riuscito…ma il destino con lui fu beffardo: Candeglia fu conquistata dall’esercito delle Fornaci e rasa al suolo. Il povero Alessandro ci riprovò qualche anno dopo con la prima squadra versiliese dello “Stazione Viareggio”… Peggio della signora Fletcher. Adesso era pronto a ricominciare…ma tutti erano con le mani sui coglioni!

Bacco portò Angiolo Pagliaccio, un deficiente trovato chissà dove…ma sicuramente nei paraggi di Piazza Mazzini. Insigne fancazzista vestito con una tuta celeste da maniaco sessuale, le spalline metallizzate da tamarro, gli occhiali da truzzo e i capelli pettinati con la dinamite, che passa la sua vita a importunare preadolescenti per odorarne le puzze dei calzini e delle ascelle. Nacque all’incirca il giorno della sua nascita a Pistoia ma venne al mondo solo alcuni giorni dopo: eh oh…un deficiente è un deficiente! Si presentò dicendo che era stufo della sua vita: sveglia alle 11 di mattina, pranzo alle 15, merenda alle 17, cena alle 20. Nelle ore che separavano i pasti andava avanti a seghe e playstation. Come Ciccio…ma un po’ di più…di playstation. La notte la passava a giro per Pistoia alla ricerca del Santo Graal: era convinto che Gesù venne a bere alla Vecchia Praga con gli apostoli e il calice rimase sul tavolino perché Giuda lo sostituì nella tracolla con un posacenere appena rubato al cameriere gay durante un bacio omosessuale: traditore. Il Bruni cantò tre volte per ricordare a Gesù del boccale ma lui…..siiii…..era mezzo!

Dany portò un manichino raffigurante Frey con la speranza che potesse essere tesserato: era l’unico modo per poter giocare con uno dei suoi idoli. Al primo tiro partì un braccio ed al secondo la testa. Daniele scappò piangendo e gridando “Brutti e cattivi!” a tutti i componenti della squadra. Fu ritrovato la mattina successiva nella vetrina del Viola Point davanti allo stadio di Firenze: si era addormentato con un ciuccio della Fiorentina in bocca, avvinghiato come un koala con la gamba del manichino di Santana.

Ale portò uno dei suoi cugini calabresi: Pietro Della Morte era nato il 29 Febbraio 1988 a Crotone, città situata tra le montagne della Sila e il mar Ionio (motivo per cui si avverte in città l'odore delle salsicce arrostite in Sila e la puzza di zolfo proveniente dal porto), per questo motivo le temperature variano durante l'anno da -50° C a +50° C. Pietro era il cugino che tutti volevano. Ma non perché era bravo, bensì perché era ricercato sia dalla polizia che da tutte le cosche della ‘ndrangheta calabrese. Alessio infatti ci sottolineò che, se avessimo voluto tesserarlo, aveva già preparato i documenti falsi per il cugino: carta d’identità e patente di guida con nominativo Maddio Santo di Milano. Ineccepibile. Pietro era sempre alquanto accigliato e non infondeva certo tenerezza. Il forte odore di soppressata e sudore non lo aiutava nei rapporti con le altre persone…

Tora portò un sacchetto di cotone, qualche garza e due bocce da un litro di alcool a 90°. Si mise a sedere in un angolo e si medico le ferite giornaliere rimediate al casottino da Adolf Fontana che non lo aveva perdonato per quei 20 pezzi da un centesimo finiti tra le tavole del parquet. Imprendibili, le monete. Prendibili…le cinghiate sulla schiena! Non avendo portato nessun candidato si becca anche due cinghiate dai suoi gioiosi compagni di squadra malgrado Ciccio si fosse offerto per sostituirlo volentieri.

Cavo portò una cassa di Vin Santo del Nonno e un pacchetto di bicchieri di carta. Tutti furono adirati dal suo consueto comportamento strafottente…quando da sotto la tuta tirò fuori anche un pacco di cantuccini di Prato: “Fatevela piglia’ bene ragazzi, offre la Coop”
Tutti: “Che li hai rubati?!?!”
C: “E chi se lo ri’orda, prima son passato dal reparto alcolici…”
T: “Ma…Ale cazzo! La cassa no eh?!?!?”
C: “La cassa è di Vin Santo…”
T: “Si, va bene vai…”
C: “E il portiere?”
T: “All’uscita non c’era nessuno. Però qualcuno in effetti m’ha aperto la porta…”
(Era automatica, come in tutti i supermercati. Ma tutti, nella pena, stettero zitti)

Capo portò un uomo ricoperto di olio. Era l’idraulico della Peppina che aveva appena completato la sua consueta, e quotidiana, pulizia dei tubi dei lavelli del ristorante. Durante il lavoro il Capo attaccò bottone offrendo vino a scrocco e pezzi di pizza con sopra del grasso che sembrava quello “di foca” che si usa sulle scarpe da calcio. Liberato Pollastrone non potè rifiutare ed iniziò a lavorare. Nel dialogo tra i due il Capo scoprì che nel tempo libero Liberato faceva il portiere di calcetto e gli chiese se voleva fare il provino per il BlackMamba. L’idraulico sgranò gli occhi e diventò rosso: ci volle il pronto intervento della Peppina in persona per fargli sputare il pezzo di pizza che si era bloccato in trachea. Quando si fu ripreso sgranò gli occhi e diventò rosso. La Peppina si rifiondò contro il poveretto che però, essendo solo felice ed emozionato per la proposta, rimbalzo la vecchietta al muro con un colpo di Tai Chi aprendole la testa come un porta spiccioli. Nella gioia totale di tutti, idraulico, camerieri ed ereditieri, Liberato accettò e venne. Ora era davanti alla commissione.

Arca portò un suo amico di vecchia data. Il suo nome era Amos Piazzi, parrucchiere di 25 anni che per primo fece conoscere a Matteo la Santa Trinità: Pettine, Spazzola e Phon Santo. L’Arca era quasi innamorato fisicamente dal famoso coiffeur. Di origine francese ma nato a Ronchi, Amos aveva intrapreso la sua attività a soli 14 anni. Studiò nella scuola di Diego della Palma e si fece le ossa su Malgioglio ed Ace Ventura. Divenuto omosessuale pochi mesi dopo, ha subito iniziato a girovagare per l’Italia in cerca del ciuffo da rendere perfetto. Da quando aveva trovato Matteo non era più nomade e, stanziatosi a Pistoia, si sbizzarriva sera e mattina sul bello del BlackMamba. Non faceva il portiere ma l’Arca non poteva perdere l’enorme occasione di avere Amos a disposizione dopo le partite…e così decise di portarlo di sgamo segnalandolo come bravissimo in porta. Nel caso fosse stato preso gli avrebbe chiesto di sposarlo…

Ciccio, visto Amos, cacciò via il ragazzo che aveva portato perché nessuno sarebbe stato più bello del parrucchiere di Ronchi. E volendoci provare…doveva aumentare le probabilità che rimanesse. Per questo il giovane Vincenzo Fiorillo se ne tornò triste verso Genova

Le porte del Circolino Coppini furono chiuse dall’esterno e sigillate (ancora ci chiediamo da chi e se lo chiede anche il Coppa visto che non trova più le chiavi…). Tutti si riunirono in consiglio per la selezione. Dopo qualche ora dalla casa uscì una fumata nera: era Buso. Dopo qualche minuto eccone un’altra: era bianca. Habemus Portierem.

sabato 17 aprile 2010

BLACKMAMBA 1 - 3 ESPERIA

Una serata amara per il BlackMamba. Un BlackMamba che, malgrado la rosa sia assai ampia, è costretto a presentarsi all'ultima INUTILE partita del Campionato di Serie B con gli uomini contati e a schierare 2 giocatori in diffida (Breschi e Vergoni) con il rischio di perderli per i play-off. Fatto sta che alla fine nasce una sconfitta per 1-3 maturata contro un avversario mediocre: la causa principe del risultato di questo match è l'infortunio capitato a Capecchi (sospetta lesione dei crociati con interessamento di collaterale e menisco, ndr) che ci ha lasciati per 30 minuti con un uomo in meno. Doppia beffa dunque perchè Capecchi non sarà certamente presente nelle due gare dei play-off. Adesso c'è solo da ribadire una cosa: io voglio andare in Serie A. All'inizio dell'anno abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti se siamo al completo. Quindi contro l'Mz Team voglio gente con i coglioni fuori dai pantaloncini, che lotta per raggiungere un obiettivo e che capisce che qualcuno quest'anno ha speso svariati euri per quell'obiettivo che, seppur inaspettato, ora non si vuole certo far togliere da sotto il naso. Forza BlackMamba!!!

Black Mamba

Bruni Alessandro
Capecchi Leonardo
Breschi Luca
Cavorso Alessandro
Vergoni Marco

Rete: Vergoni

Le pagelle sono ovviamente inutili. Forza Capo, ti aspettiamo in Serie A (anche se non ci vuoi venire...a noi non ce ne frega un cazzo!!!)

mercoledì 14 aprile 2010

LA VERA STORIA DEL CAMPIONATO

Tutto quello che gli occhi hanno visto ma che il cervello non ha capito...

EPISODIO IV
Non in porta chi...basta trovallo!

La decisione era stata presa: sarà Serie B. Il problema apparentemente incolmabile adesso era solo uno: sostituire in porta il vecchio goalkeeper Massimo. Come ricorderete, infatti, Massimo era stato chiamato in Francia immediatamente dopo la laurea, come premio di una vita di sacrifici e dedizione per l’ingegneria e la vulva.

Massimo Zoppi nasce per partenogenesi (dal greco parthenogenes cioè generazione da una vergine e i cioè i) di sua spontanea volontà a Pistoia il 31 Marzo del 1983, malgrado ostetrica ed infermieri vari spingessero con tutta la loro forza per farlo rimanere dentro: per lo shock subìto vaga ancora oggi per il mondo cercando di rientrare dentro…la maggior parte delle volte invano. A soli 2 mesi di vita era già alto quanto il seggiolone ed i genitori erano disperati perché consumava una mucca al giorno tra latte e carne, alzava mezzi di trasporto ed era sessualmente precocissimo.

Distrusse accuratamente il letto a sponde e con il legno ricavato costruì una porta di calcio. Alle mani due pannoloni Pampers ed i guanti da portiere erano pronti. Parare diventò la sua attitudine migliore.

Massimino, già da piccolo, si divertiva a intercettare oggetti vaganti per casa come: mosche, foglie secche e cestelli della lavastoviglie. I suoi cari nonni, notando questa capacità innata, proposero lui di cimentarsi nel nobile sport chiamato Tressette, sport in cui sarà campione regionale del circuito professionisti nel 1986.

A 5 anni, raggiunte tutte le soddisfazioni in questo gioco, iniziò la carriera del nuoto, purtroppo smettendo solo 6 mesi dopo quando la piscina divenne troppo piccola per lui. L'incontro col FUTBOL avverrà casualmente quando, al campino delle Fornaci, si ritrova a giocare insieme a Tony lo Zingaro, Jean-Claude Van Damme, Roberto Carlos, Jackie Chan e Mino Reitano. Da loro imparò, tra sudore, fatica e sangue, l’arte della parata.

Dopo essere diventato il portiere più forte di casa sua decise di darsi all’ingegneria delle telecomunicazioni (versione per parenti ed amici) ed invece fu arruolato da una società segreta francese che lo stava addestrando per una missione fondamentale per l’umanità che sarebbe iniziata dopo la sua presunta Laurea. Ma adesso tralasciamo tutto ciò (ne parleremo nei prossimi capitoli) e torniamo al BlackMamba.

L’ordine per tutti era chiaro e semplice: trovare un portiere che potesse dare garanzie e sostituire Massimo sia dentro che fuori dal campo (caratteristica facoltativa ma assai gradita allo stesso Coppa e a Ciccio). Una volta trovati abbastanza portieri si sarebbe passati a fare una selezione accurata dei presenti attraverso le tre prove assolute: rimanere per un’ora in una stanza chiusa al buio con Ciccio uscendone vergine dall’ano, rimanere per un’ora in una stanza chiusa con l’Arca impedendogli di phonarsi e pettinarsi il ciuffo, rimanere un’ora in una stanza chiusa con Buso…
Chi avesse superato tutte le prove sarebbe stato sicuramente l’unico adatto a difendere la porta del BlackMamba. Il Presidente lanciò il grido per far iniziare la ricerca: “Non in porta chi…basta trovallo!”

L’impegno di tutti fu enorme tanto che tutti riuscirono a portare almeno un candidato alla riunione indetta dal Presidente in una calda sera di Settembre…

BLACKMAMBA 2 - 2 FC MARAMEO ASD

Un BlackMamba spavaldo ed operaio strappa il pareggio alla capolista Marameo. A dire la verità, vista la disastrosa prestazione dell'arbitro, direi che Marameo strappa un pareggio contro il BlackMamba dopo aver commesso una quantità inaudita di falli sui giocatori giallo-rossi. Al termine della partita i torti arbitrali si equivalgono per entrambe le squadre ma quelli favore di Vergoni e compagni avevano valore per giungere al tiro libero quindi... Ma lasciamo stare l'arbitro e pensiamo a noi: ci siamo. Siamo vivi ed i giocatori sono tutti uniti dopo il blackout del mese scorso. Siamo quasi matematicamente secondi (salvo sconfitte nelle prossime 2 gare) ed attendiamo l'inizio di questi play-off che ci vedranno sicuramente protagonisti.

Black Mamba

Pocci David
Becciolini Lorenzo
Breschi Luca
Baccolini Raffaele
Gori Carlo
Vergoni Marco

Reti: Baccolini (2)

Note: Ammoniti Becciolini per trattenuta maglia in chiara occasione da gol, Breschi per fallo da dietro

Pocci David
:
voto 7. Malgrado qualche fastidio all'adduttore il grande Puccio non si fa trovare impreparato. Anzi, gioca una partita attenta e sventa molte conclusioni pericolose. E' fenomenale la tranquillità con la quale devia le fortissime punizioni battute dal Marameo nel secondo tempo. Ci piace per come chiama i compagni e li ordina in campo.
Becciolini Lorenzo
: voto 7. Doveroso il ringraziamento per la sua presenza, anche se avvertito all'ultimo come sempre. Stasera è in serata di grazia: chiude tutto e copre molto bene gli spazi davanti alla porta. Patisce la velocità degli attaccanti avversari ma viene aiutato dai compagni. Quando non ce la fa con le buone usa le cattive: fantastica l'ammonizione (per giusta causa) per aver confuso l'attaccante avversario con un husky da slitta...3 metri attaccato alla sua maglia.
Breschi Luca
: voto 6. Gioca poco in vista del match di Venerdì e per restituire minuti a Bacco. Quando è in campo svolge il suo compitino e niente più. Deve stare attento a non attaccare in modo troppo irruento l'avversario e temporeggiare. Conquista qualche fallo. Finalmente le gambe rispondono...serviranno nell'importantissimo finale di stagione.
Baccolini Raffaele: voto 7,5. Eccoci, ci siamo. Il Lord è tornato. Speriamo di averlo più spesso possibile in queste condizioni. Corre, difende, attacca ed è sempre deciso e concentrato. Una sbavatura sul pareggio avversario...ma stasera deve rimanere alla memoria solo per la doppietta: uno-due fulminante del numero 7 giallo-rosso e Marameo stordito. Con un pò di fortuna in più per noi potremmo essere qui a parlare di due reti fondamentali per la vittoria... Peccato.
Gori Carlo
: voto 7. E' veramente un giaguaro. Le sue movenze ricordano quelle del grande felino africano: agile, rapido e forte. Purtroppo anche questa stagione l'ha visto out per troppo tempo a causa di infortuni vari. Se il cielo gli concedesse un'annata senza intoppi sarebbe un esterno completo che fa la differenza in tutte le partite.
Vergoni Marco
: voto 7+. Il pungiball del BlackMamba: gli tirano la maglia, lo pestano, lo abbracciano, lo buttano in terra...manco fosse lotta greco-romana! Lui si rialza ogni volta e come sempre lotta su ogni pallone. Regge da solo tutto l'attacco giallorosso. Sfortunato in molte conclusioni, prima fra tutte la bellissima punizione parata "nonsisapropriocomenonèpossibile" dal portiere avversario. Da notare che aveva il numero 10 perchè negli spogliatoi ha espressamente esternato: "se Ciccio gioca col 10 io non gioco". Cambio immediato: a Gori il 9.

!!!! Guardare le convocazioni qui sotto !!!!

sabato 10 aprile 2010

MSP SERIE B 22^ GIORNATA : BLACKMAMBA - ESPERIA

Convocati: Bruni Alessandro, Capecchi Leonardo, Breschi Luca, Vergoni Marco, Cavorso Alessandro

Dirigenti: Zanola Riccardo

Data: VENERDI' 16 Aprile ore 21.00 Mythos
Ritrovo: ore 20.30 Mythos
Muta: MUTA BLU
Quota: 5€

ENDAS SERIE A 20^ GIORNATA : BLACK MAMBA - FC MARAMEO ASD

Convocati: Pocci David, Gori Carlo, Becciolini Lorenzo, Vergoni Marco, Breschi Luca, Baccolini Raffaele
Dirigenti: -

Data: MARTEDI' 13 Aprile ore 20.30 Mythos
Ritrovo: ore 20.00 Mythos
Muta: MUTA ROSSA
Quota: 8€

venerdì 9 aprile 2010

NUGATTI TEAM 3 - 7 BLACKMAMBA

Il BlackMamba vince ancora nel Campionato di Serie A Endas e si porta solitaria al secondo posto, a 3 punti dalla terza in classifica. Anche stasera l'avversario si è dimostrato poco arrembante e decisamente poco attrezzato per impensierire i giallo-rossi. Diciamo che la partita è servita per macinare un pò di metri e mantenere il ritmo partita. Anche a fiato stiamo discretamente e qualche buona azione s'è vista. Ovviamente anche qualche errore ma la strada intrapresa sembra quella giusta in vista dei match che contano e, ovvio, dei play-off.

Black Mamba

Quattrocchi Giacomo
Breschi Luca
Vergoni Marco
Baccolini Raffaele
Ungaro Marcello
Nesti Daniele

Reti: Ungaro (3), Vergoni (2), Baccolini, Nesti

Quattrocchi Giacomo: voto 6. Primo tempo da 7, secondo da 5. Nella prima frazione ottimo in tutte le parate e le uscite. Abile sia nei tiri da lontano che nelle conclusioni ravvicinate degli avversari; salva il risultato in almeno tre azioni. Poi nel secondo tempo l'inevitabile calo psico-fisico (aveva giocato un'altra partita immediatamente prima) ha comportato una serie di disattenzioni che, sfortunatamente, sono state fatali. Incredibile il secondo gol: palla lenta che dopo il rimbalzo cambia direzione e s'infila in rete passando sotto le sue gambe. Gatto...Panceri.
Breschi Luca: voto 6,5. Prima ventina di minuti da laterale di fascia: abbastanza bene ma qualche sbavatura che poteva costare cara. Gli ultimi minuti del primo tempo e il secondo tempo gioca da centrale difensivo e non sfigura anche grazie alle indicazioni di Vergoni. Le gambe son tornate a girare e il peggio sembra passato. Continuare così.
Vergoni Marco: voto 7+. Centrale blocca tutto, laterale gioca alla grande servendo i compagni e segnando due reti. E' proprio vero che dove lo metti sta e che ormai non ci sono più parole per descrivere l'importanza di questo "operaio del sintetico". Importantissimo anche con le indicazioni che dà ai compagni. Mister in campo: il Gullit del BlackMamba (un pò più chiaro...)
Baccolini Raffaele: voto 6,5. Il Lord è sempre il Lord. E se il fiato regge come stasera il cervello crea, dipinge, inventa sia assist che conclusioni pericolose. Segna fortunosamente grazie ad un rimpallo sul portiere ma fa piacere vederlo difendere ed attaccare in modo costante e continuo. Grande Giobacco.
Ungaro Marcello: voto 7. Se li beve tutti. Tecnicamente non lo vede nessuno, neppure col telescopio Hubble. E in campo il divario è enorme. Assist, tiri e ovviamente gol. Stasera capisce che l'avversario vale poco e prova troppi dribbling intestardendosi forse troppo invece di passare palla. Ma che volete farci, con lui si deve fare come faceva il Trap con Baggio: a tutti gli altri spiegava la tattica, a lui diceva: "Te gioca e fai che ti pare!"
Nesti Daniele: voto 6,5. Altro miglioramento per il 29 giallo-rosso. Finalmente s'è vista più protezione di palla e più fraseggio con i compagni d'attacco. La corsa non è ancora sistemata ma il fiato comincia ad esserci. Aiuta anche in difesa bloccando qualche azione pericolosa. Stasera pecca molto in fase conclusiva: poca precisione e poca potenza. Mirino cercasi.

martedì 6 aprile 2010

ENDAS SERIE A 19^ GIORNATA : NUGATTI TEAM - BLACK MAMBA

Convocati: Quattrocchi Giacomo, Vergoni Marco, Breschi Luca, Baccolini Raffaele, Nesti Daniele, Ungaro Marcello

Dirigenti: Zanola Riccardo

Data: VENERDI' 9 aprile ore 21.30 Mythos
Ritrovo: ore 20.45 Mythos
Muta: MUTA BLU
Quota: 8€

venerdì 2 aprile 2010

AUGURI DI BUONA PASQUA !!!

La società Black Mamba augura a tutti i tesserati e ai loro familiari una serena Pasqua .... Magari migliore dell'agnello qui sotto : ) Mangiate poco, corricchiate un po' e mettetevi in testa che non c'è da mollare proprio ora !!!

La settimana prossima giocheremo solo una partita quindi molti non saranno convocati. A chi non si allena o non gioca da altre parti è caldamente (sì caldamente) consigliato di non restare una settimana fermo !!! Grazie a presto !!

FORZA BLACK MAMBA!!