Tutto quello che gli occhi hanno visto ma che il cervello non ha capito...
EPISODIO III
Il biondo furioso
Era dal Luglio 1995 che non gli capitava. Quel forte odore di tabacco, i bagliori accecanti ed il risveglio improvviso avevano abbandonato il biondo da 15 anni ormai ma quella notte l’incubo era tornato come una fiera dantesca nella mente del platinato pistoiese. Andrea Nardi, questo il nome originale ormai dimenticato del Biondo, ritornò indietro con la mente a quel remoto ma mai così vivo ricordo: aveva solo 11 anni, era tutto sommato un bambino come gli altri se non si considera che aveva perso la verginità un paio d’anni prima con la madre della sua baby-sitter e, pochi secondi dopo, anche con la sua cara tata Alice. La cosa semmai raccapricciante è che anche Alice perse la verginità in quell’occasione…. Aveva 28 anni. Un bambino precoce direi ma normale. All’età di 10 anni ci fu chi lo definì un genio vista la sua immensa abilità matematica ma quando la maestra lo vide contare fino a 20 togliendosi i calzerotti si sollevarono dei dubbi. Dubbi confermati quando alla richiesta del risultato di 7x3 arrivò a togliersi anche le mutande. Ma tralasciamo questi fatti personali ed irrilevanti per continuare a parlare del biondino. Dicevamo…11 anni e una sola grande passione: il Milan.
Il biondo furioso
Era dal Luglio 1995 che non gli capitava. Quel forte odore di tabacco, i bagliori accecanti ed il risveglio improvviso avevano abbandonato il biondo da 15 anni ormai ma quella notte l’incubo era tornato come una fiera dantesca nella mente del platinato pistoiese. Andrea Nardi, questo il nome originale ormai dimenticato del Biondo, ritornò indietro con la mente a quel remoto ma mai così vivo ricordo: aveva solo 11 anni, era tutto sommato un bambino come gli altri se non si considera che aveva perso la verginità un paio d’anni prima con la madre della sua baby-sitter e, pochi secondi dopo, anche con la sua cara tata Alice. La cosa semmai raccapricciante è che anche Alice perse la verginità in quell’occasione…. Aveva 28 anni. Un bambino precoce direi ma normale. All’età di 10 anni ci fu chi lo definì un genio vista la sua immensa abilità matematica ma quando la maestra lo vide contare fino a 20 togliendosi i calzerotti si sollevarono dei dubbi. Dubbi confermati quando alla richiesta del risultato di 7x3 arrivò a togliersi anche le mutande. Ma tralasciamo questi fatti personali ed irrilevanti per continuare a parlare del biondino. Dicevamo…11 anni e una sola grande passione: il Milan.
Sempre in prima linea davanti a Tele+ per seguire i propri beniamini. Pensate quanto era sfegatato: in quarta elementare si presentò una mattina con i capelli come Gullit ma senza tingerli. Per questo tutti lo scambiarono per il colombiano Vanderrama e fu pienato di mazzate. Il Milan dicevamo…e quella notte l’incubo fu totale: Van Basten che non ce la faceva a recuperare dal grave infortunio che lo teneva fermo da 2 anni! Il giorno dopo, la colazione fu tragica: mentre mangiava la sua tazza di latte e biscotti plasmon la terribile notizia in tv: Van Basten si ritira dal calcio giocato. La fisionomia del volto biondesco iniziò a mutare rapidamente a partire da quell’istante e sta continuando tutt’ora. Uscito piangendo di casa attraversò la strada per andare al vicino Bar Firenze a comprare bomboloni per ingozzarsi. Tralasciò i bomboloni e si soffermò sulle bottiglie di vodka. Poi però penso: “No, queste è meglio di no sennò quando guiderò poi mi levan la patente. Se la fanno a punti come dicono…(perché lui già sapeva…)”. Allora i suoi occhi si imbambolarono su un parallelepipedo bianco e rosso. Era ipnotizzato da ‘sì tanta bellezza e decise che quella sarebbe stata la sua ragione di vita: il pacchetto di Marlboro.
La situazione gli sfuggì di mano: iniziò fumando una sigaretta dopo il caffè, poi due dopo il caffè…poi tre, quattro, cinque…si fermo a sette. Poi incominciò ad aumentare i caffè…col risultato che ogni giorno si tirava 4 pacchetti da 20 senza filtro. Una volta durante una sua permanenza a Messina fece tremare la Sicilia: fermatosi a fumare sulla vetta dell'Etna fece scattare l'allarme eruzione e fece terrorizzare tutta la popolazione.
Niente lo fermava più. Ci riuscì minimamente una psichiatra ceka durante un viaggio di piacere col nostro bomber Marco Vergoni:
P: Buongiorno
B: B’ongiorno una sega!
P: Come si chiama?
B: Come mi chiamo?
P: Si chiama Andrea giusto?
B: E come mi dovrei chiamare?
P: Perche’ risponde sempre alle mie domande con una domanda?
B: Perché mi fa questa domanda?
P: Mi racconti la sua storia Andrea. O posso chiamarla Biondo…?
B: Ohioi. Perché devo raccontarle la mia storia…non voglio! O ‘l che v’ole?!?! Io m’ammazzo!
P: Aprirsi fa bene, ma squartarsi e’ un po’ eccessivo
B: Vede…io fino ad 11 anni facevo dei sogni bellissimi…pensi che uno dei miei sogni ricorrenti era quello di una bella giornata di primavera…correvo felice in un prato pieno di fiori colorati, inseguendo una libellula…
P: Evidente simbologia che denota una sessualita’ distorta e perversa, non scevra da una marcata pulsione omosessuale! … Vada avanti…
B: Ritengo del tutto trascurabile il particolare che mi scopavo la libellula…
P: (mamma mia, che caso)
B: Prima era tutto rose e fiori…poi dopo il ritiro di Van Basten sono sempre sotto stress e perdo facilmente la pazienza con la gente…
P: Mi parli del suo problema…
B: Ma te l’ho gia’ detto… brutta troia… testa di cazzo!
P: (irrecuperabile) Ok, si calmi…
B: Posso fumare un cicchino? Mi calma…
P: Non si potrebbe però…faccia pure…
Il colloquio durò a lungo ed il Biondo raccontò tutta la sua storia. Per smettere di fumare aveva provato anche questa: la psicanalisi. Ma il risultato fu banale: ora fumava sdraiato su un divano. La dottoressa però ebbe un illuminazione e consigliò al Beckham pistoiese di interessarsi in qualcosa di più evasivo, più intrigante…qualcosa che potesse distrarlo tutti i giorni. Proprio in quel periodo iniziavano in tv gli episodi di Dawson’s Creek…ed il Biondo ne divenne appassionatissimo tanto da riprodurre le vicende della serie tra le mura del Liceo Scientifico rendendo protagoniste le persone che aveva intorno. La cura funzionò ed adesso Andrea stava bene…finalmente…
Ma torniamo di botto a questa notte…terribile incubo: il Psf 84 si fonde col BlackMamba di Coppini. “No, o che volete?”…sudore…palpitazioni…pupille dilatate…bocca deformata…ma poi una ciucciata al sigaro e tutto passa.
La mattina dopo il dorato ciuffo viene svegliato dallo squillo del suo cellulare
Nokia: “Milaaan, Milaaan, solo con teee! Oooo Oo Oooo Oo…”
B: Oh…
V: Prrr…Prr…Prrr…Prr…
B: Ohioi Buso…e dormivo!!!
V: Prrr..Prrrrrrrrr….Prrr….Prrrrrr
B: Una riunione per i’ che?!?! No. Non vengo!
V: Dai…Prrrr…Prrrr….Bhaaaaaaa
B: Va bene vai! Ma ogni 10 minuti si deve fa’ una sosta perché io devo fuma’ un cicchino…
V: Ok! Prrrr….Prrrr….Prrrrrr…
B: Oh che voce strana hai stamani?!?
V: Eh, ho bevuto una limonata….stringe un po’…
B: Vai…a stasera…
V: Prrrrrrrrrrrrr
B: Buona Giornata anche a te!
La riunione era la sera alle 21 al Circolino Coppini. Arrivarono tutti puntuali ma si trovarono davanti una scena alquanto strana: il Coppa aprì tutto sorridente. In salotto c’erano 40 cinesi intenti a fare aste su varie carte ed al centro del tavolo c’erano ad occhio più di 1000euri.
Spallino: Oh Coppa, che è ‘sto casino!
C: Tranquilli s’è quasi finito eh!
S: Ma chi son tutti questi cinesi?
C: Ieri son andato a Firenze e l’ho visti tutti insieme alla fermata dell’autobus e m’è venuta un’idea…ho preparato tutti e li ho invitati oggi a casa mia…
S: Si…ma che fanno?
C: Giocano al mio nuovo gioco da tavolo inventato appositamente per i cinesi…
S: ?!?!
C: Il Melcante in Fiela…modificato per la loro pronuncia ma completo di tutte le carte più famose come CELVO, COLIBLI’, ZEBLA…e con qualche new entry da urlo…LAMALLO, LASTLELLO, LODITOLE, LINGHIELA…mi danno il nobel dei giochi da tavolo! E poi son andato allo zoo…davanti alla gabbia dei lupi me n’è venuto in mente uno…ora lo brevetto per benino…
S: Te tu sei malato! Comunque…ci siamo…dici al Biondo quello che devi dire…
C: Allora Biondo…io pensavo che per il prossimo anno si potrebbe fare una fusione tra noi e voi col nome BlackMamba…
Biondo: (non è possibile, un'altra volta…è un incubo)
C: Biondo. Tutto a posto?!?
B: Ma…ma…ma chi siete? Che volete? No. No. Van Basten. Fusione. Sigarette. No. No. Boban. Pesi. No. Dawson. 7x3. No. No. Tette. No. No. Prrrrr. Ohioi, Buso………….e scappò via sulla sua Yaris…ed è tutt'ora introvabile...c'è chi dice di averlo visto vestito come un barbone con un furetto sulla spalla sulle delle scale di Piazza della Sala...
Niente fusione…il BlackMamba era in alto mare. Il Presidente disse a tutti di stare calmi e decise per tutti: faremo la Serie B! Da domani tutti a cercare un portiere…
4 commenti:
Prossimo episodio: NON IN PORTA CHI...BASTA TROVALLO!
O__________O *_*
oddio luca ma il che mangi per farti venire in mente cert cose?!?!
Pane e minchiate...
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